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Fare della propria passione un lavoro è possibile con l’Accademia Italiana Videogiochi

I videogiochi stanno assumendo un ruolo sempre più centrale nell’educazione; basti pensare che recentemente l’Enciclopedia Treccani ha inserito nel suo Atlante della Cultura il lemma “videogioco” e già da tempo all’Estero i videogame sono utilizzati dai docenti come sussidio all’insegnamento.

 

Un passo fondamentale che anche l’Italia sta compiendo per far diventare il processo di apprendimento dei giovani sempre più stimolante e completo.

“Noi di AIV abbiamo per primi coniato il concetto di “didattica immersiva” e stiamo sviluppando dei moduli – tra cui uno di geografia astronomica in collaborazione con ESA – per permettere ai ragazzi di veder tramutati in esperienza tangibili quello che leggono sui libri di testo, ha dichiarato Luca De Dominicis, Presidente e Fondatore di AIV, a Ventiblog. 

Inoltre, i videogiochi, le tecnologie e programmi utilizzati per il loro sviluppo possono fornire supporto alla medicina, alla scienza e alla cultura: basti pensare alla realtà virtuale e al 3D, che permettono di ricreare ad esempio la mappatura esatta del cervello (notizia recentissima del primo intervento di separazione di due gemelle siamesi attaccate tramite la testa, reso possibile dalla mappatura tridimensionale dei due cervelli), alle elaborazioni di dati da satelliti che possono essere trasformati attraverso simulazioni per lo studio dello spazio, o ai tour virtuali nei musei durante il lockdown imposto dalla pandemia o alla ricostruzione dettagliata della cattedrale di Notre Dame in Assassin’s Creed.

“Il Covid-19 ci ha fra l’altro costretto ad un tipo di socialità diversa e i videogiochi per la loro natura hanno svolto un ruolo fondamentale nel garantire i rapporti fra persone, tanto da portare l’Organizzazione Mondiale della Sanità a rivalutare il media e a consigliarlo attraverso la campagna social #PlayApartTogether, alla quale la stessa AIV ha partecipato”..

Ultimo solo in termini di tempo, l’inserimento di un fondo videogiochi, il First Playable Fund, nel DL Rilancio, simbolo di un primo, importante riconoscimento da parte del Governo e delle Istituzioni italiane dei videogiochi come forma d’arte e soprattutto come volano economico. L’attenzione data dal DL Rilancio al nostro comparto, ai talenti che vi lavorano e alle realtà italiane che ogni giorno realizzano prodotti di grande qualità apprezzati in tutto il mondo ci riempie di gioia. Speriamo che questo fondo sia solo il primo di tanti e che lo sviluppo del nostro comparto diventi una tematica centrale per il governo.

l videogioco, con le sue numerose applicazioni in ambito cinematografico, medico, scientifico, culturale, non può più essere relegato ad una concezione così ristretta.

“AIV è la prima in Italia ad essere entrata nelle scuole superiori attraverso i PCTO (ex alternanza scuola lavoro) e la didattica integrata, che dal 2008 svolge all’interno di alcuni fra i migliori istituti e poli tecnologici professionali di Roma e del Lazio, grazie alla firma di protocolli d’intesa e alla lungimiranza dei rispettivi dirigenti scolastici e presidi”.

Grazie all’accordo siglato con Mercatorum, l’Università telematica delle Camere di Commercio, gli studenti di AIV hanno accesso a corsi di laurea triennale vedendosi riconosciuti dei crediti formativi, che gli permettono di conseguire una laurea.

“A partire da questo autunno, inoltre, AIV sarà impegnata in un percorso didattica immersiva sullo studio dell’astronomia, progetto nato nell’ambito di Repubblica Digitale, che la vedrà sempre più coinvolta nelle scuole italiane, che hanno subito uno dei maggiori impatti con la pandemia.

AIV sostiene la scuola e mette a disposizione tutti gli strumenti necessari a rilanciare e innovare il sistema scolastico del nostro Paese”.

Fonte: Ventiblog